Nuova Riveduta:

Giudici 16:19

Lei lo fece addormentare sulle sue ginocchia, chiamò un uomo e gli fece tagliare le sette trecce della testa di Sansone; così giunse a domarlo; e la sua forza lo lasciò.

C.E.I.:

Giudici 16:19

Essa lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò un uomo adatto e gli fece radere le sette trecce del capo. Egli cominciò a infiacchirsi e la sua forza si ritirò da lui.

Nuova Diodati:

Giudici 16:19

Ella lo addormentò quindi sulle sue ginocchia, chiamò un uomo e gli fece radere le sette trecce della testa di Sansone; poi cominciò a maltrattarlo, e la sua forza lo lasciò.

Riveduta 2020:

Giudici 16:19

E lei lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò l'uomo fissato, e gli fece tosare le sette trecce della testa di Sansone; così giunse a domarlo; e la sua forza si allontanò da lui.

La Parola è Vita:

Giudici 16:19

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Giudici 16:19

Ed ella lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò l'uomo fissato, e gli fece tosare le sette trecce della testa di Sansone; così giunse a domarlo; e la sua forza si partì da lui.

Ricciotti:

Giudici 16:19

Allora essa lo fece dormire sulle sue ginocchia e reclinare il capo sul suo seno, e, chiamato un tosatore, gli fece tosare le sette trecce dei suoi capelli; poi, giacchè ogni forza l'aveva abbandonato, prese a respingerlo e a cacciarlo da sè,

Tintori:

Giudici 16:19

Dalila io fece addormentare sulle sue ginocchia col capo nel suo seno, e fe' chiamare un parrucchiere che gli tosò le sette trecce. Dopo averlo respinto e cacciato da sè, perchè la forza di lui se n'era subito andata,

Martini:

Giudici 16:19

Ed ella lo fece addormentare sulle sue ginocchia, e posare il corpo sul suo seno. E chiamò un barbiere, il quale tosò le sette trecce di lui: e di poi cominciò a respingerlo, e cacciarlo da se: perocché subito ebbe egli perduta la sua fortezza:

Diodati:

Giudici 16:19

Ed ella addormentò Sansone sopra le sue ginocchia; poi, chiamato un uomo, gli fece radere le sette ciocche del capo; e così fu la prima a domarlo, e la sua forza si partì da lui.

Commentario abbreviato:

Giudici 16:19

18 Versetti 18-21

Osservate gli effetti fatali della falsa sicurezza. Satana rovina gli uomini lusingandoli con una buona opinione della propria sicurezza e portandoli a non pensare a nulla e a non temere nulla; poi li priva della loro forza e del loro onore e li conduce in cattività a suo piacimento. Quando dormiamo, i nostri nemici spirituali non dormono. Gli occhi di Sansone erano le porte del suo peccato (Giudici 16:1) e ora la sua punizione iniziava da lì. Ora che i Filistei lo hanno accecato, ha avuto il tempo di ricordare come la sua stessa lussuria lo abbia accecato in precedenza. Il modo migliore per preservare gli occhi è distoglierli dalla visione della vanità. La sua caduta è un monito a guardarsi bene da tutte le concupiscenze carnali, perché tutta la nostra gloria viene meno e la nostra difesa si allontana da noi quando viene profanata la nostra separazione da Dio, come nazaristi spirituali.

Riferimenti incrociati:

Giudici 16:19

Prov 7:21-23,26,27; 23:33,34; Ec 7:26

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